GESTIONI ATTIVE E GESTIONI PASSIVE | Consulenze Finanziario
GESTIONI ATTIVE E GESTIONI PASSIVE

Una delle tematiche più chiacchierate nel settore della consulenza finanziaria riguarda la differenza tra le
gestioni attive e le gestioni passive.
Per gestione attiva si intende un investimento principalmente in fondi comuni e SICAV.
Tali strumenti si avvalgono delle competenze tecniche di uno o più gestori che conoscono i mercati
finanziari, selezionano i titoli su cui investire, effettuano modifiche tattiche all’allocazione di riferimento
quando necessario e hanno come obiettivo quello di battere un benchmark di riferimento, che solitamente
è un indice di mercato.
Un bravo gestore è colui che riesce a battere il mercato nelle fasi di rialzo e contiene le perdite nelle fasi di
ribasso del mercato.
La gestione passiva ha come obiettivo quello di replicare l’andamento di un indice di mercato, chiamato
“benchmark” di riferimento.
Negli strumenti a gestione passiva, tra i quali i più comuni sono gli ETF, non è prevista la presenza di un
gestore, in quanto l’ETF stesso è composto da tutti i titoli facenti parte dell’indice che si vuole replicare, con
i medesimi pesi percentuali.
Naturalmente, non essendoci un lavoro di scelta dei titoli, monitoraggio e modifica dell’asset allocation
iniziale, le commissioni di gestione degli strumenti a gestione passiva sono decisamente più basse di quelle
degli strumenti a gestione attiva.
In sintesi, quale scegliere tra le due?
Scegli la gestione passiva se: preferisci costi bassi, trasparenza e vuoi ottenere un rendimento in
linea con il mercato di riferimento.
Scegli la gestione attiva se: sei alla ricerca di un rendimento potenzialmente più elevato, sei
disposto a pagare commissioni più alte e ritieni che un gestore esperto possa identificare
opportunità di mercato non ancora scontate.
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